Velletri: raccolta fondi

Il Gruppo di Velletri del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ha organizzato, con il contributo di alcune realtà locali, una raccolta fondi per il successivo acquisto di macchinari medico-sanitari, da utilizzare nel corso delle giornate di screening gratuito non solo per i cittadini di Velletri, ma anche a favore dei più bisognosi.

La Fanfara della Legione Allievi dei Carabinieri di Roma, nella splendida cornice della Basilica Cattedrale di San Clemente, ha dato vita ad un sublime concerto che ha allietato tutti gli intervenuti.
Le note, che si andavano diffondendo tra le volte e gli affreschi della Basilica, sono state eseguite  dai musicisti dell’Arma sotto la attenta e scrupolosa direzione del Maestro Danilo Silvestro.

Numerosa la partecipazione al concerto. Non sono mancate le Autorità cittadine, i Cavalieri della Delegazione Gran Priorale di Roma, i vertici del Cisom tra cui il Capo Raggruppamento del Lazio, Padre Costantino Gilardi, Responsabile Spirituale Nazionale e il dr. Mauro Casinghini, Direttore Nazionale che ha ricordato come i Volontari del Cisom siano particolarmente vicini alle esigenze di tutti coloro che soffrono e che hanno la necessità di una particolare assistenza. Attività assistenziale che affonda le proprie origini nella storia e che quotidianamente ripercorre il solco dei primi Cavalieri giunti in Terra Santa novecento anni or sono.

Il Capo Gruppo di Velletri, a chiusura dell’evento, che tra l’altro ha confermato l’ottimo rapporto del Cisom con le istituzioni locali e in particolare con l’Arma dei Carabinieri, ha ringraziato tutti gli intervenuti ma soprattutto ha avuto parole di elogio nei confronti di tutti i Volontari del Gruppo di Velletri che anche in questa occasione hanno dato dimostrazione di sincero attaccamento agli ideali del volontariato in tutti i suoi aspetti.

Premio del Volontariato Internazionale 2016

Nell’ambito della XXIII^ edizione del Premio Volontariato Internazionale FOCSIV, che ha avuto luogo nelle splendide sale del Palazzo Rospigliosi di Roma, in occasione anche della Giornata Mondiale del Volontariato, istituita dalle Nazioni Unite per il 5 dicembre, è stata consegnata una Menzione Speciale – premio del volontariato 2016 –  a Suor Angel Bipendu Nama Kalela, medico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, impegnata nel soccorso e nel salvataggio dei migranti a bordo delle navi della Guardia Costiera, con la seguente motivazione: “Donna, migrante, suora, medico. Impegno e professionalità per i più vulnerabili“.
Suor Angel alla consegna del premio ha raccontato che “…avevo paura del mare e mai avrei pensato che il Signore mi avrebbe chiamata a questo compito. Ho pregato che mi desse la forza per superare le mie paure ed essere utile strumento per il prossimo e per i miei fratelli in mare. Ogni viaggio è un’esperienza ricchissima, dopo averli visitati mi confronto a lungo con tutti loro”.

Bipendu Nama Kalela Angel, seconda di dieci figli, arriva nel 2005 dalla Repubblica Democratica del Congo, esattamente dal Katanga. Giovane migrante diventa prima suora (vive tra Palermo e Favara nell’agrigentino e fa parte delle “Discepole del Redentore” della Comunità dei Cristiani nel Mondo) poi medico (consegue la laurea il 30 marzo 2015 presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Palermo discutendo la tesi in “Valvolopatia associata a valvola aortica biscuspide”), adesso a bordo delle motovedette della Guardia Costiera nello Stretto di Sicilia presta soccorso ai migranti provenienti dall’Africa. Della sua permanenza a bordo sostiene che “è stata un’esperienza importante, è andata benissimo perché ho trovato dei giovani professionisti con voglia di lavorare e lottare per salvare vite umane in difficoltà in mezzo al mare”.
Nell’ultimo mese è stata impegnata con i medici e gli infermieri volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta che prestano servizio sulle unità navali della Guardia Costiera, nell’ambito degli interventi quotidiani di soccorso ai migranti nello Stretto di Sicilia.
Un’esperienza – racconta Suor Angel – che mi arricchisce dal profondo del mio cuore, come suora e come medico, quella di poter dare un aiuto sia fisicamente che spiritualmente a tanti migranti. Vedo Cristo soffrire in questi nostri fratelli, perché la mia prima identità è quella di vivere la mia vocazione come suora ed andare incontro a chi ha bisogno del mio aiuto, dire sempre: eccomi Signore io vengo per fare la tua volontà. Sono rimasta colpita dai racconti dei naufraghi soccorsi e dalla gioia dei ragazzi del CISOM che, lavorando tutti i giorni e tutte le notti, non si sono mai tirati indietro per nessun motivo, neanche quando le condizioni meteomarine erano difficili, correndo grandi rischi. Rimane impresso – continua – il sorriso dei superstiti, il lavoro, la voglia di fare bene e l’amore per il prossimo. Ringrazio Roberta Anello, l’infermiera palermitana che ha condiviso con me questa esperienza. Come migrante – spiega Suor Angel – ho cercato di far capire ai fratelli migranti, in arrivo dall’Africa, che qui la vita non è come pensano loro. Come migrante li ho invitati a comportarsi bene e a ringraziare il paese che li accoglie e li salva. Il mio impegno era ed è quello di aiutare chi è nel bisogno senza distinzione di razza, cultura o condizione sociale”.

2016: terremoto nell’Italia del centro

Sergio Pirozzi, sindaco del Comune di Amatrice, durante la cerimonia di saluto al monumento dedicato ai morti del sisma che ha devastato un ampio territorio del Centro Italia, ha voluto dedicare parole encomiabili nei confronti dei Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. “Grazie berretti rossi, grazie davvero della vostra presenza ad Amatrice. I primi giorni mi sembravate extraterrestri col baschetto in testa, poi ho capito che quello è il vostro segno distintivo, rosso come il cuore. Apriremo il museo dei ricordi e lì lascerò il vostro basco, a testimonianza di quanto fatto per noi”.

Per 81 giorni la popolazione, duramente segnata dagli effetti del sisma, ha potuto contare sulla presenza di 329 Volontari che si sono prodigati nell’alleviare le sofferenze conseguenti. Volontari che sicuramente saranno chiamati a partecipare alle attività di assistenza e/o collaborazione per la realizzazione dei vari progetti post sisma.

Per far fronte alle esigenze immediate del post sisma, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Federazione Italiana cuochi e il suo Dipartimento Solidarietà Emergenze. In stretta collaborazione con il nostro team, specializzato per la gestione della mensa del Comune, sono stati predisposti più di 800 pasti al giorno, organizzati e preparati dalla cucina da campo operativa a San Severino Marche, dove attualmente è ancora dislocata una squadra in assistenza alla popolazione.

Fattiva è stata la collaborazione con i corpi internazionali Malteser International e Ordre de Malte France, che sono stati presenti sugli scenari sismici con due squadre di soccorritori, impegnati su cinque campi di accoglienza.
Il Direttore Nazionale, dr. Mauro Casinghini, presente sulle zone colpite dal sisma, ha incontrato anche molte persone fra Umbria e Marche che hanno voluto testimoniare la bellezza di un sostegno quotidiano dei Volontari del CISOM.

Nel palazzetto dello sport, gestito dai volontari del gruppo per il Comune di Spoleto, è ospite una dolce signora di 83 anni, Elisabeth, scozzese, innamorata da sempre del nostro Paese, che ha incontrato il Direttore Nazionale e al quale ha rivolto un “Grazie per quello che state facendo, apprezzo molto il vostro sorriso, è il miglior aiuto! Non so quanto riuscirò ancora a resistere qui in Italia, vorrei tornare in Scozia, ad 83 anni vorrei vivere tranquilla”.

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