Lampedusa: assistita gestante a termine

Con il massiccio numero di immigrati giunti ieri sull’isola di Lampedusa, il team del Corpo Italiano di Soccorso formato dai medici volontari Roberto Balagna e Vincenzo Belcastro di Torino, dall’infermiere Leonardo Spataro di Brescia e dalla soccorritrice Melissa Cangemi di Terni, ha assistito una donna incinta giunta alla quarantesima settimana di gestazione.

Le proibitive condizioni del mare e dunque l’elevato rischio per un eventuale trasbordo della donna sulla motovedetta della Guardia costiera, hanno comportato l’assistenza medica del team direttamente sul barcone degli immigrati scortato dai militari in porto.
I medici hanno constatato che il ritmo delle contrazioni si faceva sempre più frequente e, nonostante le delicate condizioni igieniche presenti sul barcone, hanno predisposto l’attrezzatura necessaria per un eventuale parto a bordo.
Fortunatamente la donna è giunta in porto ed è stata immediatamente consegnata ai sanitari dell’isola, allertati dell’imminente parto durante la navigazione verso Lampedusa.

Sbarchi a Lampedusa: il lavoro dei volontari del CISOM

Ore drammatiche di impegnativo lavoro per il personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta che, a bordo delle Unità Navali della Guardia Costiera, sta partecipando alle attività di soccorso agli immigrati nel Canale di Sicilia.

Tra le oltre 900 persone sbarcate a Lampedusa nelle ultime ore, sono stati molteplici gli interventi sanitari effettuati dai medici, dagli infermieri e dai soccorritori del C.I.S.O.M. nei confronti di tanti bambini, donne e uomini che sull’orlo dello sfinimento e, spesso in situazioni critiche, cercano di raggiungere le coste italiane.
“Il nostro apporto – afferma Mauro Casinghini Direttore Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – rappresenta un importante valore aggiunto alle attività di soccorso poste in essere dalla Guardia Costiera, rafforzando l’attenzione umanitaria nei confronti del dramma degli sbarchi sul nostro territorio, attraverso un’azione di sistema con il Dipartimento della Protezione civile e con il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione”. 
Per sei mesi, a partire dalla fine di aprile e fino a tutto il mese di ottobre, il Corpo Italiano di Soccorso, nell’ambito di uno specifico accordo di collaborazione con il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, ha messo a disposizione il proprio personale volontario sanitario (medici, infermieri professionali e soccorritori) che saranno imbarcati assieme agli equipaggi delle motovedette della 7^ Squadriglia Guardia costiera, provvedendo a garantire già al momento del soccorso in mare la prima assistenza sanitaria agli extracomunitari che cercano di giungere sulle coste italiane attraverso il Canale di Sicilia.
Le squadre impiegate sono equipaggiate con un’attrezzatura completa per il pronto soccorso e la rianimazione, nonché di farmaci e materiali sanitari.
Alcuni numeri relativi all’operazione:
• inizio attività: 27 aprile 2008
• fine attività: 31 ottobre 2008
• durata attività operativa: 188 giorni
• turnazioni: 21 turni di circa dieci giorni
• personale volontario coinvolto: 84 unità provenienti da tutta Italia, di cui:

▪ 42 medici
▪ 29 infermieri professionali
▪ 13 soccorritori

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