Chieti: inaugurata la Sezione di Giulianova

Tra non poche difficoltà il Raggruppamento Abruzzo e Molise del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta è riuscito a far nascere a Giulianova, in provincia di Teramo, una Sezione di Volontari.

Il 3 aprile scorso, alla presenza del Sindaco di Giulianova, avv. Francesco Mastromauro, di numerosi rappresentanti del Raggruppamento Cisom, di Cavalieri dell’Ordine e di delegati di associazioni di volontariato, è stata inaugurata la sede della Sezione del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta attraverso il taglio del nastro e la celebrazione della Santa Messa, officiata da don Carlo Farinelli, Priore del Monastero benedettino del Santo Volto, nei cui locali sono ospitati i nove Volontari che hanno già iniziato a prestare la loro opera a favore dei più bisognosi.

002 GiulianovaLa realizzazione di questa Sezione assume una importanza particolare. Basti pensare che la presenza monastica, dal suo insediarsi nel territorio, è stata finalizzata all’ospitalità e all’accoglienza della gioventù bisognosa di assistenza e di scuola. Attività questa che, purtroppo, è cessata dopo circa quarant’anni.

Oggi, invece, con la presenza dei nostri Volontari il Monastero sarà ulteriore punto di riferimento per i più bisognosi cui la società attuale non assicura loro un adeguato sostegno.

Firenze: autoambulanza assegnata al Gruppo

Il Malteser International, con sede a Colonia in Germania, ha donato al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Gruppo di Firenze, un’autoambulanza.

I Volontari toscani, a seguito di un incidente, non hanno più potuto utilizzare un mezzo di soccorso loro assegnato, con ricadute non positive nell’espletamento delle attività finalizzate al soccorso e all’aiuto in genere ai più bisognosi.

La necessità di un mezzo che potesse sostituire quello incidentato è stata immediatamente percepita da Karl principe di Loewenstein-Wertheim-Rosenberg, del Malteser International. Una rapida ed efficace verifica ha permesso di individuare a Monaco una autoambulanza che successivamente la dr.ssa Frauke Wagner ha poi provveduto, in tempi veramente brevi, a consegnare ad una delegazione italiana del Cisom.

Il dr. Raffaele Scala, unitamente a tre Volontari, del Gruppo di Firenze, dopo una semplice ma significativa cerimonia ha preso in carico il mezzo per il suo immediato utilizzo in Italia.

A Firenze il Gruppo impiegherà l’ambulanza non solo negli interventi di emergenza, ma anche per il trasporto di pazienti in terapia intensiva. L’ambulanza sicuramente sarà utilizzata anche per le necessità di protezione civile come complemento ad un posto medico avanzato.

Corso Istruttori BLSD – Roma 18-20 marzo 2016

Presso la sede dell’Istituto Superiore Antincendi dei VV.FF. si è svolto il corso il corso curato dal Centro Nazionale di Formazione Sanitaria del CISOM, diretto dal dott. Bruno Romoli, volto ad abilitare il personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) quali Istruttori BLSD. Al corso hanno partecipato 27 candidati, esecutori BLSD certificati CISOM, provenienti da tutta Italia e selezionati dai corrispondenti Responsabili d’area del CNFS.

Durante i 3 giorni del corso, diretto dal dott. Daniele DANESE, Responsabile sanitario nazionale CISOM, i candidati hanno svolto il programma, di oltre 20 ore complessive, redatto dal CNFS secondo le linee guida internazionali ILCOR e sono stati valutati da 21 Istruttori Formatori del CISOM. .

Diciotto candidati hanno superato il corso, e a conclusione dei previsti affiancamenti in corsi BLSD CISOM che si terranno prossimamente su tutti il territorio nazionale, conseguiranno l’abilitazione definitiva ed il relativo attestato, entrando a pieno titolo a far parte della famiglia della Formazione sanitaria CISOM.

L’evento ha rappresentato un importante momento di aggregazione e di confronto tra i volontari presenti, di scambio di esperienze personali e lavorative. Ha consentito una crescita comune ed un rafforzamento del senso di appartenenza al Corpo ed il riconoscimento delle progressive conquiste nel settore sanitario, che con tenacia tutti, dalla Direzione sanitaria ai neovolontari, cerchiamo di perseguire, nonostante le molteplici difficoltà.

PISTOIA: Cena di Pasqua con i senza tetto

Volontari del Gruppo di Pistoia del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e i Volontari dell’Associazioni Nazionale Polizia di Stato ogni domenica, dal novembre 2015, sono presenti presso la stazione ferroviaria per distribuire vivande calde, coperte e giacconi a quelle persone che vivono di stenti e che non hanno una fissa dimora.

Quest’anno, in occasione della Santa Pasqua, i locali della stazione ferroviaria di Pistoia si sono trasformati in luogo di accoglienza per consentire ai senza dimora, ai poveri, ai migranti la consumazione di una cena. Un’iniziativa di solidarietà rivolta alle persone, in questa occasione 40, che versano in una condizione, di bisogno e di disagio, causata non solo dalla crisi economica e sociale, ma anche da uno stato di diffusa solitudine.

Con spirito di sacrificio i Volontari del CISOM e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, per la prima volta insieme, hanno unito i loro sforzi a favore dei meno fortunati “combattendo” l’emergenza freddo.

Per la Santa Pasqua hanno, cosi, rinunciato a stare con le proprie famiglie preparando nel pomeriggio la cena e partecipando con entusiasmo all’iniziativa a favore dei più bisognosi. Sono state  distribuite vivande calde, piatti di pasta, pane, dolci e uova, che certamente non potevano mancare. Generi alimentari benedetti dal Cappellano, prima della consumazione. In sostituzione dell’uovo di cioccolato ad ogni assistito è stata consegnata una busta contenente calzini, indumenti intimi e materiale per l’igiene personale (dentifricio, spazzolino, sapone e bagno schiuma).

Al termine del servizio, il Cappellano dopo aver recitato la preghiera del volontario CISOM ha  ringraziato tutti gli intervenuti che si sono prodigati per la positiva riuscita dell’evento e per la vicinanza dimostrata nei confronti dei più bisognosi, i quali non hanno mancato di esprimere parole di gioia per l’accoglienza avuta.

Agrigento: il Cisom alla Sagra Internazionale del Mandorlo in Fiore

Domenica 13 marzo si è conclusa ad Agrigento la 71a Edizione della Sagra Internazionale del Mandorlo in Fiore che si è svolta, unitamente ad altre iniziative collaterali, all’interno del 61° Festival Internazionale del Folklore.

Il servizio sanitario, magistralmente predisposto dalla Prefettura e dal Comune di Agrigento per venire incontro alle esigenze del numeroso pubblico proveniente da ogni dove, è stato integrato con la partecipazione dei Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Per la prima volta, sul territorio agrigentino, l’intero Raggruppamento della Sicilia Occidentale del Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta, coordinato dal Gruppo di Caltanissetta, ha impegnato i propri Volontari nell’allestimento di un Posto Medico Avanzato in città (piazzetta di San Calogero) e di un Posto Sanitario Mobile nelle immediate vicinanze del Tempio di Ercole. Squadre di Soccorritori, poi, sono state poste al seguito della sfilata per le vie del centro e nella Valle dei Templi

Il contingente CISOM, formato da 40 Volontari, tra cui dieci medici, nove infermieri ed una psicologa, tutti dotati di brevetto BLSD, e da logisti operativi hanno assicurato il necessario supporto alle squadre sanitarie e la sicura accoglienza ai disabili partecipanti all’evento. Nel corso dell’intera giornata, i Volontari sono stati chiamati ad intervenire su sei persone, l’ultima delle quali cardiopatica colpita da collasso, ma prontamente stabilizzata dal personale del Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta.

L’attività svolta dalle strutture CISOM del Raggruppamento occidentale della Sicilia, sotto la guida del Gruppo di Caltanissetta, è stata positivamente valutata anche nell’assistenza prestata, dai Volontari agrigentini e nisseni del Corpo di Soccorso dell’Ordine, nel corso della fiaccolata notturna per le vie cittadine, di giovedì 9 marzo.

Tirreno-Adriatico: il CISOM alla “corsa dei due mari”

I Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta non potevano certamente mancare ad un grande evento che, con cadenza annuale, vede coinvolti i migliori nomi del ciclismo internazionale.

Il 9 marzo ultimo scorso, sul lungomare della Versilia, ha avuto inizio la 51a edizione della corsa ciclistica “Tirreno-Adriatico”, comunemente conosciuta come la corsa dei due mari, che si concluderà, dopo 1.020 km circa, martedì 15 marzo con arrivo sul Lungomare di San Benedetto del Tronto.

Il 12 marzo si è svolta la quarta frazione, la più lunga, della corsa denominata “mangia e bevi” che ha attraversato la Regione Umbria. Da Montalto di Castro i corridori hanno raggiunto Foligno dopo circa 216 km.

La macchina dei soccorsi ha funzionato egregiamente grazie al cospicuo numero di personale che è intervenuto affinché tutto l’evento si svolgesse in assoluta sicurezza.

Al fianco dei militari dell’Arma, dei Vigili Urbani dei Comuni interessati, anche le organizzazioni di volontariato. Tra queste ultime, non hanno fatto mancare il loro positivo apporto i numerosi operatori del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, appartenenti ai Gruppi di Spoleto, di Perugia e di Terni-Amelia, i quali, in stretta collaborazione con tutte le Istituzioni intervenute, hanno portato a termine la loro attività nelle postazioni identificate durante le riunioni di pianificazione e coordinamento che hanno avuto luogo nei giorni precedenti l’evento in parola.

Cisom: Gruppo di Spoleto

La Direzione Nazionale del Cisom, allo scopo di fare chiarezza sulle notizie che si sono sovrapposte sulle “dimissioni” di alcuni Volontari del Gruppo di Spoleto, ha diramato, il 26 febbraio scorso, un comunicato stampa, che di seguito viene integralmente riportato.

COMUNICATO STAMPA

In merito alle notizie stampa diffuse nella giornata di ieri e in quella odierna, inerenti le dimissioni di alcuni volontari del Gruppo CISOM di Spoleto, si precisa quanto segue.

Le predette dimissioni sono frutto di una libera scelta dei volontari, determinata da quanto stabilisce il Regolamento CISOM. Infatti gli stessi erano iscritti sia al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), sia all’Associazione “Le Aquile ONLUS”. In tal senso, il Regolamento del CISOM prevede l’incompatibilità ad appartenere a due o più realtà organizzate impegnate nel medesimo settore, ovvero quello della Protezione civile. È evidente per il CISOM che uno stesso volontario non può rivestire il medesimo ruolo operativo nella medesima esigenza e nel medesimo luogo.

Per quanto attiene la nomina di un nuovo Capo Gruppo (il Regolamento del CISOM non contempla nessun “commissario”), questo si è reso necessario dopo la verifica di alcune irregolarità causate dalla sovrapposizione, rimasta irrisolta nonostante i ripetuti inviti, tra l’Associazione “Le Aquile” e il CISOM. Nelle more di individuare un Capo Gruppo tra i volontari del Gruppo CISOM di Spoleto, detto incarico è stato assunto “ad interim” e solo momentaneamente dal Capo Raggruppamento (responsabile regionale) dott. Maurizio Valentini. In tal senso, si sottolinea che il CISOM a Spoleto rimane una realtà di volontariato attiva ed aperta a tutti coloro che vogliono dare il loro contributo volontaristico condividendone le finalità ed i principi ispiratori. Continuano, infatti, a lavorare ancora per la collettività spoletina numerosi volontari che garantiscono, come è sempre stato, la piena collaborazione con la Protezione civile comunale, con la quale proseguono piene e fattive relazioni di cooperazione.

Per quanto attiene i mezzi in dotazione al Gruppo, nessun mezzo o attrezzatura è stata “portata via”. I mezzi sono in officina per manutenzione periodica e verranno riconsegnati quanto prima ai volontari del Gruppo di Spoleto. Così come anche il defibrillatore che è e rimane a disposizione della collettività spoletina poiché è stato consegnato ad un volontario del CISOM di Spoleto che, peraltro, è colui che lo ha donato.

Lo scrivente Direttore Nazionale rimane, come al solito, a disposizione per qualsiasi chiarimento ulteriore.

Roma, 26 febbraio 2016

Mauro Casinghini

XVI^ Giornata di Raccolta del Farmaco

Anche quest’anno i Volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta hanno dato il proprio contributo in occasione della XVI^ Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata, sul territorio nazionale a favore della povertà sanitaria, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e del Giubileo della Misericordia.

Tenuto conto che la richiesta di farmaci, da parte di quella fascia di popolazione che non è più in grado di acquistarne, addirittura nemmeno con la ricetta medica (sono veramente tanti gli indigenti che ogni giorno devono valutare se spendere i pochissimi soldi a disposizione per le cure mediche o per mangiare), è aumentata notevolmente, si comprende perfettamente quanto la “Campagna 2016”, realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in 1200 Comuni, abbia assunto una considerevole importanza.

Molti Volontari del CISOM, in tutta Italia, hanno contribuito a “presidiare” le farmacie: in particolare quelli del Gruppo di Milano hanno ricevuto in donazione 276 farmaci. In Umbria, nelle farmacie di Terni e Amelia, i medicinali raccolti sono stati 290 mentre il Raggruppamento Campania ha raccolto 270 confezioni.

I farmaci che, ovviamente non necessitavano di prescrizione medica, sono stati poi catalogati ed etichettati per il divieto di vendita, come previsto dalle procedure, e suddivisi per tipologia.

 

Va sottolineato che sono state tantissime le persone che si sono mostrate sensibili all’iniziativa ed hanno donato farmaci di ogni genere. Alle stesse è stato spiegato che parte di quanto raccolto verrà consegnato a famiglie di bisognosi che costantemente vengono seguiti, dai Volontari del Cisom, nel soddisfacimento dei propri bisogni primari.

Roma: Incontro presso la Sala Stampa Estera

Nei locali della Sala Stampa Estera di Roma, venerdì scorso 12 febbraio, si è svolto un incontro con la stampa sul tema “La strage senza fine dei migranti nell’Egeo. Il nuovo impegno sanitario dell’Ordine di Malta“.

Ha aperto l’incontro il Presidente della Fondazione CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Marchese Narciso Salvo di Pietraganzili, e sotto l’attenta attività di moderatrice della giornalista Francesca Paci di La Stampa, sono intervenuti il Direttore del CISOM, dr. Mauro Casinghini, la d.ssa Giada Bellanca e il dr. Jean de dieu Bihizi, rispettivamente medico e infermeriere del CISOM, e la dr.ssa Regina Catrambone cofondatrice, insieme al marito Christopher, del MOAS (Migrant Off Shore Aid Station).

Racconti e testimonianze hanno arricchito i lavori in cui le parole dirette di Jean e Giada hanno dato il senso reale dell’attività del soccorso sanitario nello Stretto di Sicilia e ora anche nel Mar Egeo.

In quest’ambito rientra la campagna di sensibilizzazione ‘E liberali dal mare’: “il mare – ha sostenuto il Direttore Nazionale Mauro Casinghini – è legato all’immagine delle vacanze, della famiglia e del divertimento, ma noi vogliamo sottolineare l’aspetto di morte che ora sta acquisendo”.

Sono ormai due mesi che ha preso il via, appunto il 15 dicembre, la nuova missione umanitaria dell’Ordine di Malta nel Mar Egeo.

“Se non li vedi non li puoi capire. Quegli enormi laghi neri e profondi che sono gli occhi dei bambini, la dignità di una donna che nonostante tutto tenta di lavarsi con una salviettina profumata, un ragazzo che tiene per mano un amico con la gamba fratturata, il sapore del sale acre sulle labbra, il sudore, l’odore del ferro e l’odore della morte di quel momento di tragica stasi e di silenzio al passaggio dei sacchi neri pieni di corpi, di persone, di sogni, di speranze, di popoli. Siamo ospiti, ospiti di questo mondo, non proprietari. Mi sento in dovere di far sentire a casa, per quanto possibile, chiunque lo chieda, non importa quanti, come e da dove: noi ci siamo”.

Questo lo spirito di missione di Giada Bellanca, medico del Cisom, impegnata oggi nelle acque dell’Egeo, dopo aver trascorso molto tempo sui mezzi di soccorso impegnati nello Stretto di Sicilia:

“Lavorare in Egeo significa lavorare in un ambiente geograficamente diverso dalle nostre abitudini, perché l’Egeo è un mare piccolo, chiuso, le distanze geografiche tra i confini turchi e i confini greci sono minimi: soltanto poche miglia. Parliamo di una costellazione di 400 tra isole e isolette abitate e nella maggior parte disabitate; parliamo di un mare dove il cambiamento climatico e le correnti sono repentine; parliamo di un flusso migratorio fatto con gommoni piccolissimi, con una media di 40-50-60 persone a bordo, e un gommone del genere anche con un mare 2 o 3 rischia il naufragio. La cosa peggiore per questi gruppi che fuggono, con la speranza di arrivare a breve, perché vedono l’altra costa e quindi c’è l’illusione, è il non rendersi conto del vero pericolo che sono gli scogli a fior d’acqua vicino le isole, là tutta la zona è a basso fondale. Il rischio è enorme, perché a squarciare un tubolare di un gommoncino fatto di nulla non ci vuole niente! E la maggioranza non sa nuotare. Per noi tutto questo è uno stress psicologico perché per alcuni aspetti la vicinanza alle coste può essere un pro enorme per l’arrivo dei migranti; minore è la distanza, minore devono essere i tempi di salvataggio, tutto deve essere fatto nell’arco di pochissime ore e, a volte, anche soltanto nell’arco di mezz’ora. Quindi, noi dobbiamo essere sempre pronti e avere mille occhi, perché si parla di 400 isolette e l’assetto navale è minimo”. Ed ancora: “I flussi migratori lì sono diversi rispetto a quelli del Mediterraneo, in quanto non abbiamo il flusso centrafricano, il flusso nordafricano e il flusso del Corno d’Africa, quindi di tutta quella parte che va dalla Somalia all’Eritrea e all’Etiopia. Statisticamente il flusso dell’Egeo è un flusso di siriani. Abbiamo poi un 20 per cento proveniente da altri Stati, a me sono capitati anche iracheni, afghani, anche curdi, che fanno parte di questo flusso migratorio che sta cambiando: cambia la storia e cambia il flusso migratorio”.

Il team del CISOM, a bordo della Responder, una moderna nave di 51 metri dell’organizzazione umanitaria MOAS, ha finora tratto in salvo 529 persone, di cui 59 bambini; tutti assistiti dalle squadre sanitarie, composte da medico e infermiere.

Mauro Casinghini, direttore nazionale del Cisom, in merito all’annuncio della Nato di varare una missione per affrontare la questione migranti e smantellare le reti di trafficanti ha sostenuto: “l’augurio è che possa funzionare e ridurre soprattutto le morti nell’Egeo. Certamente se la decisione è alla base di un contrasto concreto al traffico umano, l’iniziativa della Nato è sicuramente è una iniziativa necessaria. Ovviamente ne dobbiamo conoscere i confini e le regole. La cosa che personalmente devo dire un po’ mi preoccupa, è la riconsegna degli eventuali migranti soccorsi sul suolo turco. Occorre ricordare che l’Europa, per cose molto similari, ha addirittura condannato l’Italia, parlo del Consiglio d’Europa. Per cui da questo punto di vista dobbiamo capire in quale cornice si inserisce questo intervento, anche dal punto di vista del soccorso” …. “le regole d’ingaggio del Patto Atlantico sono differenti da quelle dell’intervento di uno Stato membro nell’ambito di un soccorso. Però, sicuramente, si potrebbe configurare un problema di questo tipo: cioè persone che scappano dalla Siria attraverso la Turchia – faccio ovviamente l’esempio dei siriani – che vengono riportate sul suolo turco e questo naturalmente potrebbe creare anche un problema alla Turchia, perché poi di fatto dovrebbe avere il modo di sistemare questi grossi flussi di siriani che la popolano”.

S. AGATA SICURA 2016

Per i festeggiamenti di Sant’Agata, che hanno avuto inizio il 3 febbraio, il Comune di Catania ha predisposto una complessa e perfetta macchina di Protezione Civile cui ha fatto parte anche il CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che ha partecipato con proprie squadre sanitarie di volontari, garantendo, sino al termine dell’evento, l’incolumità e l’immediato soccorso alle migliaia di cittadini che hanno partecipato alle numerose funzioni religiose.

In particolare i team sanitari del CISOM, che hanno gestito i due posti medici presenti all’interno della Cattedrale, con 36 volontari (di cui 9 medici, 3 infermieri e 2 psicologi), sono stati in grado di dare una pronta risposta a tutte le emergenze che si sono verificate all’interno della cattedrale, soprattutto nei momenti topici di entrata e uscita del “fercolo”, e di maggiore afflusso di proseliti; momenti questi particolarmente critici per il pronto intervento, il trattamento e l’evacuazione del paziente.

Perfetta la scelta di predisporre la presenza, all’interno della cattedrale, delle due postazioni mediche che hanno permesso un più immediato intervento sanitario sul paziente, riducendo così notevolmente i tempi di evacuazione dalla cattedrale stessa verso gli altri dispositivi di soccorso, presenti nelle aree attigue alla cattedrale. In particolare due psicologi, specializzati in psicologia di emergenza, hanno fronteggiato situazioni critiche di crisi di panico. I Volontari CISOM, nella prima mattina, del giorno 4, hanno trattato oltre una decina di pazienti, con patologie fortunatamente non gravi ma ricollegabili alla stanchezza e all’affollamento del luogo.

Tutti gli interventi operati dal nostro personale sono stati effettuati nel rispetto delle funzioni religiose.

L’attività di assistenza e pronto intervento prosegue anche per la c.d. “Ottava di Sant’Agata” di giorno 12. Le squadre sanitarie del CISOM saranno presenti per dare ancora supporto al coordinamento della protezione civile dell’Amministrazione Comunale.

Share
Share