Nuovo protocollo d’intesa tra Spoleto e il CISOM

COMUNICATO STAMPA Spoleto,  30 Giugno 2016

Protezione Civile: rinnovato il protocollo d’intesa tra il Comune di Spoleto e il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta

Continuare il lavoro iniziato più di tre anni fa, condividendo procedure e strumenti di collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni in materia di Protezione Civile: è questo lo scopo del protocollo d’intesa rinnovato tra il Comune di Spoleto e il CISOM.
Dopo tanti anni si ribadisce così l’impegno, da parte del CISOM, di essere elemento di aggregazione e sensibilizzazione della cittadinanza; a fare prevenzione e salvaguardia sul territorio comunale e regionale, nel campo della previsione dei rischi e nella gestione e superamento delle emergenze. “Vogliamo portare avanti il lavoro iniziato anni fa, rendendo sempre più forte e operativa la nostra presenza sul territorio, sia in situazioni di emergenza che nel periodo ordinario”, ha detto Mauro Casinghini, Direttore Nazionale del CISOM.
Il Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, ha ringraziato i volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta per la passione, la serietà e l’attenzione con cui prestano il loro servizio volontario per la comunità spoletina e per il territorio. “Siete un esempio – ha detto il Sindaco Cardarelli ai volontari presenti – a cui i giovani e tutti  i nostri concittadini guardano con ammirazione e gratitudine. Ringrazio il CISOM per ciò che ha fatto negli scorsi anni e per quanto farà per il futuro”.
L’Umbria è una zona ad altro rischio sismico e, non meno, a rischio di altre calamità naturali e di origine antropica. Per questo motivo è importante rafforzare la presenza e la formazione permanente dei volontari, per mantenere alto il livello qualitativo e di efficacia dell’intervento in situazioni di emergenza reale.

Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM)
Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta è parte del Sistema Nazionale di Protezione Civile Italiana. Interviene a seguito di emergenze locali, nazionali e internazionali fornendo soccorso e assistenza alle popolazioni colpite. Si occupa della diffusione della conoscenza della Protezione Civile attraverso attività di formazione e informazione.

Ufficio Stampa e Comunicazione CISOM
Letizia Di Tommaso
Phone +39 347 0668193 Mail comunicazione@cisom.org

L’Università di Harvard in visita a Lampedusa

Il Direttore Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, dr. Mauro Casinghini, ha incontrato sull’isola di Lampedusa il Prof. Gregory Ciottone, Direttore del Fellowship e Professore Associato di Medicina d’emergenza alla Harvard Medical School, e la dr.ssa Amalia Voskanyan, Co-Direttore del Fellowship.

La visita, coordinata dalla dr.ssa Alessia Clemente, Fellow in Crisis Leadership dell’Università di Harvard, e dalla dr.ssa Giorgia Caprioli, della Direzione Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, si è svolta dal 15 al 17 giugno scorso.
Grazie ad una serie di visite dedicate alle strutture operative locali, il Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC), Fellowship in Disaster Medicine (www.DisasterFellowship.org), un Affiliated Fellowship of the Harvad Humanitarian Initiative, ha esaminato la possibilità di avviare una collaborazione con il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che consentirà, quindi, ai Fellows, medici e paramedici, di avviare uno scambio di conoscenze ed esperienze.
Lampedusa, ” Porta d’Europa”, solo 180 miglia marine la dividono dalla terra d’Africa, accoglie i migranti e fornisce loro le prime cure, per il successivo trasferimento in Sicilia per il conseguente ricollocamento in Italia e/o in Europa.

I migranti spesso in gravi condizioni vengono tratti in salvo dalle unità della Guardia Costiera italiana e della Guardia di Finanza, sulle quali squadre di soccorso del Cisom sono pronte a fornire le prime cure salva-vita in mare. Medici ed infermieri che spesso, nell’emergenza, assistono anche giovani gestanti che, nelle acque dello Stretto di Sicilia, vedono nascere i loro bambini.
Sulla base delle solide esperienze del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta potrà, quindi, essere avviata una interessante collaborazione con i Fellow del BIDMC in Disaster Medicine e in Crisis Leadership, i quali avranno la possibilità di confrontarsi su temi riguardanti l’intervento in caso di emergenze sia in mare che a terra.

Guardia Costiera

Negli uffici del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera dell’Eur è stato rinnovato il protocollo d’intesa con il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Protocollo d’ intesa Comando Generale Guardia CostieraAlla firma del 14 giugno scorso erano presenti il Comandante Generale della Guardia Costiera Italiana, Ammiraglio Vincenzo Melone, il Presidente del Cisom, Marchese Narciso Salvo di Pietraganzili, l’ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta presso la Repubblica Italiana, dr. Stefano Ronca, e il Direttore Nazionale del Cisom, dr. Mauro Casinghini.
Partendo dal notevole bagaglio di esperienza maturata negli ultimi anni e mettendo a frutto le opportunità di interagire tra la Guardia Costiera e il Cisom, sulla base dei valori condivisi, incentrati sui princìpi etici di umana solidarietà, fratellanza ed attenzione alle necessità del prossimo, il nuovo Protocollo d’intesa si prefigge di orientare il rapporto di collaborazione verso nuovi ambiziosi obiettivi.
Il IV° Protocollo (il primo è stato sottoscritto nel 2007) vede ancora una volta una stretta collaborazione fra i due Corpi, in particolare, nell’ambito delle attività di ricerca e del salvataggio della vita umana in mare, legate al fenomeno migratorio.
Vite salvate in mare e un profondo rispetto per il prossimo: è questo il “fil rouge” che lega il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta alla Guardia Costiera italiana.

Fondamentale, poi, la presenza del personale sanitario del Cisom a bordo delle unità navali della Guardia costiera che assicura soccorsi di primo intervento sanitario e, indubbiamente, in non pochi casi la vittoria della vita sulla morte.

World Refugee Day 2016

#WithRefugees

La storia di Jean de Dieu testimonia l’importanza del #RefugeeDay. Ogni giorno migliaia di persone attraversano il mare per fuggire dalle guerre e dalla carestia. Ogni giorno altre persone le soccorrono in mare per rendere possibile una nuova vita.

Guarda la storia di Jean de Dieu e condividila.

Padova: “Antonio” il Santo

In accordo con il SUEM 118 il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Gruppo di Padova, il prossimo 13 giugno gestirà, come sempre, per il servizio sanitario nella Basilica, in occasione della solennità di Sant’Antonio, anche le squadre sanitarie delle altre Associazioni, quali la Croce Rossa e la Croce Verde.

A seguito di intese e di accurati accordi con altri Capi Gruppo del Corpo, parteciperanno agli eventi della festa i Volontari dei Gruppi di Faenza, Forlì, San Donà di Piave, Trento, Treviso e Venezia.
I Volontari impegnati nei due turni giornalieri saranno 40 al mattino e 40 al pomeriggio, in modo tale che possa essere assicurato il servizio dalle 06,00 alle 20,00.

Saranno decine di migliaia le persone che, come ogni anno, si recheranno in Basilica per venerare il “Santo”. Per questo è stato minuziosamente studiato un preciso piano di intervento che in caso di necessità vedrà “scattare”, se ce ne fosse effettivamente bisogno, il pronto impiego dei Volontari dislocati nei punti sensibili del Santuario.
Ma lo “straordinario” dei Volontari del Gruppo, conosciuti a Padova anche come gli  “angeli custodi” dei pellegrini, ha avuto inizio con la Tredicina. Durante tutte le celebrazioni (che durano appunto tredici giorni) i proseliti sono stati sempre ininterrottamente seguiti dagli occhi vigili dei soccorritori.

SULMONA: Nuovo Polo Logistico Cisom

Sabato 14 maggio è stato ufficialmente presentato e reso operativo, presso l’area adiacente gli impianti sportivi di Bagnaturo, il nuovo Polo Logistico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che costituisce un importante deposito di attrezzature di protezione civile pronte ad essere immediatamente impiegate nei casi di necessità ed urgenza.

Attualmente il sito ospita:
–    un camion fuoristrada “Mercedes Unimog” con annessa benna spalaneve, spargisale, argano, moto-sega e gruppo idraulico anti-ghiaccio;
–    un camion “Mann” per il trasporto di merci e attrezzature varie;
–    un furgone per il trasporto di merci e alimenti;
–    un fuoristrada “Massif”;
–    una ambulanza;
–    una cucina mobile carrellata da 300 pasti l’ora, con annesso bagno carrellato;
–    una tenda cambusa con funzioni interscambiabili di refettorio e ospedale;
–    tende climatizzate e con illuminazione elettrica;
–    pompe idrovore per gli allagamenti;
–    gruppi elettrogeni di varia potenza;
–    torri Faro da 6kW elevabili fino a 10 mt;
–    conteiner con attrezzatura per le camerate.

Il Dipartimento di Protezione di Civile ha poi assegnato al Polo due gruppi elettrogeni carrellati e silenziati da 150 kW, che quanto prima andranno ad arricchire le attrezzature già esistenti.
L’esercitazione didattica del Raggruppamento Abruzzo-Molise, della domenica successiva, ha consentito di valutare il pronto impiego delle moderne attrezzature che certamente renderanno ancora più operativo e più tempestivo l’intervento dei Volontari del Cisom che saranno chiamati ad agire in caso di eventi calamitosi.

Matese “Alexis”: protocollo di intesa con Gioia Sannitica

Il 7 maggio la Sezione Locale di Interesse Nazionale Matese “Alexis”, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, ha sottoscritto, con il Comune di Gioia Sannitica, una convenzione tesa alla realizzazione di attività di screening sanitario in favore della popolazione comunale sparsa nei borghi di Gioia Centro, Auduni, Carattano, Calvisi, Caselle, Criscia, Curti e Madonna del Bagno.

L’amministrazione Comunale, chiamata a soddisfare le esigenze di una popolazione residente, composta in maggioranza da anziani, con nuclei abitativi distribuiti su una vasta zona territoriale, si è posta come obiettivo primario quello di realizzare un servizio sanitario atto ad individuare la presenza di patologie non ancora sintomatiche e prevenirne quindi le eventuali evoluzioni.

Il Cisom Matese ha immediatamente risposto a questa richiesta di “collaborazione” e con i suoi medici e i suoi volontari, che da sempre operano nel campo delle attività sanitarie, del primo intervento, del primo soccorso e della protezione civile, farà fronte ai servizi, stabiliti in accordo col Comune, con l’ausilio dell’Ambulatorio mobile, di cui è dotato, e svolgerà conseguentemente le attività di screening richieste.

L’Assessore alla sanità del Comune di Gioia Sannitica, prima della firma della Convenzione da parte del Sindaco, Prof. dr. Michelangelo Raccio, e del Vice Direttore Nazionale e Capo Area Sud del Cisom, Avv. Paolo Paolucci, ne ha illustrato i contenuti, ripresi poi dai firmatari dell’accordo stesso.

Entusiasta dell’iniziativa si è dichiarato l’europarlamentare on. Dott. Nicola Caputo il quale, dopo la conclusione dei lavori, ha manifestato l’intenzione di portarla all’attenzione del Ministro della Sanità.

Alla cerimonia sono intervenute numerose autorità civili, religiose e militari del Matese a cui il Dott. Giuseppe Rocco Sileo, Capo della Sezione “Alexis”, non soltanto ha illustrato le potenzialità operative dell’Ambulatorio mobile, ma ha anche presentato il neo costituito nucleo di volontari CISOM residenti nella città di Gioia cui spetterà il compito di effettuare gli screening gratuiti.

Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e l’Amministrazione Comunale, con la sottoscrizione di questo Protocollo, sicuramente daranno una mano di aiuto a tutti i residenti che per età, condizioni di disabilità e disagio economico incontrano quotidianamente non poche difficoltà, anche logistiche, nel recarsi nei nosocomi o nelle strutture private a loro più vicine.

18 aprile 2015: un anno dopo

Il Direttore Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, dr. Mauro Casinghini, unitamente all’europarlamentare dr.ssa Caterina Chinnici, è stato ospite, lo scorso 18 aprile, del TGtg di TV2000.

A un anno dal naufragio nello Stretto di Sicilia di un barcone stracolmo di migranti, definito dall’Ansa come la più grave sciagura del mare, i media, purtroppo anche a seguito di ulteriori continue, dolorose tragedie, ripropongono all’attenzione così strazianti eventi attraverso le testimonianze di chi in quella specifica occasione, e anche in altre, ha portato soccorso.

Nel corso della trasmissione il Direttore ha, tra l’altro, ripercorso le tappe più significative delle attività che hanno visto i “ragazzi” del Cisom impegnati su più fronti.

Quel tragico 18 aprile del 2015 a bordo della Nave Gregoretti, della Guardia Costiera Italiana, prestò soccorso in mare il dr. Giuseppe Pomilla, palermitano di Corleone, profondamente segnato da quella esperienza e che oggi alterna la sua attività tra guardie mediche e periodi più o meno lunghi a bordo di unità che solcano le acque del Mediterraneo. Quella notte, ricorda “…è come se fossi andato a sbattere contro un muro. Ma nessuno può capire cosa significa salvare persone in mare. E’ massacrante ma è indispensabile che qualcuno lo faccia. A volte vivi esperienze traumatiche come il naufragio del 18 aprile 2015, ma come medico ripartirei mille volte”.

“Verso mezzanotte la Centrale Operativa della Guardia Costiera informa la Nave Gregoretti che un mercantile ha urtato un barcone carico di migranti, appena salpati dalla Libia. In breve tempo la Gregoretti raggiunge il luogo del disastro e di almeno 900 persone, che occupavano il barcone, solo 25 sono stati raccolti, vivi, dal mercantile”. Racconta Pomilla che “se non l’hai vissuto in prima persona non puoi capire. Per me è come se mi avessero catapultato in un altro pianeta. Dall’unità della Guardia Costiera vennero messi in mare dei gommoni. Avevamo portato con noi bottiglie di acqua calda e coperte termiche. Ma ben presto ci accorgemmo che non servivano, quasi tutti erano morti. Tastavo il polso per capire se c’era ancora qualche speranza ma purtroppo erano tutti cadaveri di ragazzi dai 16 ai 18 anni. Ho provato grande rispetto per quei ragazzi che avevano un sogno, ormai, infranto per sempre. Insieme con i membri dell’equipaggio li prendevamo dall’acqua, come se fossero vivi”. Dalle sue parole traspare la speranza dei soccorritori di poter donare la salvezza, e continua “con il gommone passavamo tra i cadaveri alla ricerca dei superstiti. Spegnemmo i motori per sentire meglio eventuali urla e correre quindi verso coloro che ancora erano vivi. Delle grida di aiuto ci condussero verso un ragazzo che, una volta dentro il gommone, ci abbracciò ringraziandoci; e lo fece per molto tempo, era agitato e non poteva credere di essere ancora vivo”. Il suo rievocare provoca emozioni indescrivibili:”Ne trovammo un altro ancora vivo in quella distesa di cadaveri. Nel buio e nel silenzio, che solo chi va per mare può capirne la vastità, vidi due occhi che mi fissavano. Fui attirato dal bianco di quello sguardo. Era un ragazzo ormai troppo debole per urlare, quando lo portammo nel gommone cominciò a piangere disperatamente perché era convinto che tutti i suoi amici fossero morti. Era sotto choc”.

Ma il giovane migrante del Mali non era rimasto solo. L’equipaggio coreano del mercantile King Jacob aveva già tratto in salvo alcuni dei “compagni di viaggio” con i quali condivideva un sogno.

La tenacia e la caparbietà degli uomini della Guardia Costiera e di Giuseppe Pomilla hanno consentito di trarre in salvo i due migranti che, senza il loro tempestivo e generoso intervento, certamente sarebbero morti. Se il medico non avesse esaminato uno per uno i corpi, mentre questi erano ancora in acqua, sicuramente questi ragazzi non avrebbero raggiunto il loro sogno. Sostiene ancora Pomilla che “aver salvato queste vite è una grande gioia, ma anche un grande peso per non averne potuto recuperare di più”.

I team sanitari del Cisom, grazie anche al sostegno dei donatori, dal mese di gennaio 2016 hanno salvato, prestando loro la massima assistenza, oltre 2000 migranti nel Mar Egeo e almeno 4000 persone nelle acque dello Stretto di Sicilia.

Coversano (BA): Festa Regionale dei Giovani

Sabato 2 Aprile il Pala San Giacomo di Conversano (BA) ha ospitato la Festa Regionale dei Giovani e dei Giovanissimi, organizzata e coordinata dal Servizio Regionale per la Pastorale Giovanile della Puglia, in collaborazione con la Diocesi di Conversano–Monopoli e alla quale sono stati invitati a partecipare i giovani di tutte le associazioni laicali.

L’evento, annoverato nell’ambito delle celebrazioni dell’anno Giubilare, ha richiamato più di tremila giovani, di età compresa tra i 16 e i 33 anni, provenienti da tutto il territorio regionale sotto la guida dei loro educatori, e accompagnati da una delegazione di Vescovi delle loro Diocesi, i quali hanno dato le loro testimonianze sul tema “Misericordes sicut Pater”.

Il servizio sanitario, per l’occasione, è stato affidato al Gruppo di Conversano del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Però, in considerazione dell’alto numero di partecipanti è stato chiamato ad intervenire il Raggruppamento Puglia e Lucania che ha predisposto, per lo svolgimento del servizio, l’impiego di oltre 40 Volontari BLSD, di cui cinque Medici, due Infermieri ed uno Psicologo, provenienti dai Gruppi di Adelfia, Bari, Brindisi, Matera, Mola di Bari e Sannicandro di Bari, sotto il coordinamanto della Centrale Operativa 118 di Bari.

Nei locali dedicati all’infermeria della struttura sportiva è stato preventivamente allestito, dal Gruppo di Conversano, un PMA, integrato dalla presenza di due autoambulanze e di quattro defibrillatori, in modo tale che l’incontro fosse tutelato, soprattutto dal punto di vista cardiologico.

Matthew FESTING, inaugura il Posto di Primo Soccorso

Domenica 10 aprile il Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Frà Matthew Festing, ha inaugurato il posto di Primo Soccorso del Cisom, gestito dalla Sezione Nazionale Matese “Alexis”, in collaborazione con il Gruppo Macchia di Isernia.

La solenne cerimonia ha avuto inizio subito dopo l’arrivo dell’elicottero che ha trasportato, tra gli altri, il Principe Gran Maestro accompagnato dal Direttore Nazionale del Cisom, Mauro Casinghini.

Il Gran Maestro, ricevuto dalle Autorità dell’Ordine e dalle Autorità religiose, ha passato in rassegna lo schieramento. Le note musicali degli inni del SMOM, dello Stato Pontificio e di Mameli sono state diffuse, in una atmosfera carica di emozione, dagli strumenti della Banda della Città di Castelpetroso. Al termine ha brevemente incontrato per un saluto le più alte cariche civili del Matese che numerose sono intervenute alla cerimonia.

Don Massimo Muccillo, Rettore e Vicario Episcopale della Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, nel suo discorso, nel congratularsi per l’iniziativa intesa all’apertura del centro di primo soccorso, ha ringraziato il Gran Maestro per l’onore ricevuto dalla Sua visita al Santuario, esprimendo vivo apprezzamento per il lavoro instancabile e volontario del CISOM.

Sua Altezza Eminentissima ha, quindi, inaugurato il Posto di Primo Soccorso, fiore all’occhiello della Sezione Nazionale Matese “Alexis”, scoprendo una targa marmorea.

Durante la visita del centro, attrezzato con apparecchiature mediche ed arredi in grado di far fronte alle più svariate emergenze sanitarie, da renderlo così un piccolo ospedale mobile, il Gran Maestro si è complimentato per l’importante lavoro svolto in ossequio al motto dell’Ordine “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”, esprimendo parole cariche di soddisfazione ed apprezzamento, soprattutto nei confronti dei donatori che hanno contribuito al raggiungimento di un risultato veramente unico nella sua categoria.

S.E.R. Mons. Paolo De Nicolò Vescovo, titolare di Mariana e Reggente Emerito della Casa Pontificia, unitamente a S.E.R. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo Metropolita di Campobasso Bojano, Don Massimo Muccillo e numerosi altri prelati, ha officiato la Solenne Celebrazione Eucaristica cui hanno partecipato numerosi cavalieri dello SMOM, appartenenti al Gran Priorato di Napoli e Sicilia e alla Delegazione Abruzzo Molise, dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

020 CastelpetrosoDopo la celebrazione il Gran Maestro ha voluto incontrare e ringraziare, in modo riservato, tutti coloro che hanno fattivamente collaborato alla realizzazione del progetto, donando loro delle medaglie commemorative coniate appositamente dalla zecca del SMOM.

Al termine della cerimonia, prima della partenza, il Principe Gran Maestro ha percorso con religiosa intensità la Via Matris fino ai luoghi dell’Apparizione ove si è raccolto in preghiera.

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