LE UNITÀ DI STRADA DEL CISOM PROTAGONISTE SU LA REPUBBLICA

Nel lungo articolo pubblicato il 21 gennaio sul quotidiano la Repubblica, incentrato sulle continue ed enormi difficoltà che affliggono le persone senza fissa dimora soprattutto durante i freddi mesi invernali, grande spazio è stato dedicato allo straordinario impegno delle Unità di Strada del CISOM – UdS.

L’articolo riporta i dati del Censimento Istat relativo alle persone senza fissa dimora presenti nel nostro Paese, per poi passare ad evidenziare l’urgente necessità di interventi mirati:

“Con l’arrivo del freddo, l’attenzione verso le persone più vulnerabili, e dei senza casa in particolare, diventa più pressante e urgente. Secondo i dati dell’Istat, che per la prima volta ha illuminato questa realtà, emerge un quadro allarmante: sono 96.197 gli individui registrati come persone senza fissa dimora, con la stragrande maggioranza di uomini e il 38% rappresentato da cittadini stranieri, principalmente dall’Africa. Questi numeri, come evidenziato dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, sebbene offrano solo un’istantanea parziale della situazione, mettono in evidenza l’ampiezza e la complessità di un’emergenza sociale spesso silenziosa.”

Un’emergenza “invisibile” quella descritta nell’articolo, un’emergenza che il CISOM non ha mai sottovalutato e ha cercato di contenere con l’istituzione, già nel 2010 a Milano, delle Unità di Strada. Presenti nella maggior parte dei Gruppi CISOM, e composte da squadre di volontari tra cui medici infermieri, soccorritori, le UdS del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta sono oggi una realtà diffusa e organizzata in presidi assistenziali e sanitari, che ogni sera, scendono in strada per incontrare e monitorare lo stato di salute delle tante persone senza una casa che vivono nelle maggiori città italiane.

Come sottolineato più volte dal Presidente CISOM Benedetto Barberini, l’attività dei nostri volontari è questo e molto altro: “È il sostegno emotivo e la solidarietà resa tangibile. Le Unità di Strada non si limitano a fornire assistenza medica, pasti caldi, coperte e kit per l’igiene personale. La loro presenza, 365 giorni l’anno nelle zone più frequentate dai senza dimora, va oltre il semplice monitoraggio della salute e il primo soccorso. Sono un punto di ascolto delle storie e dei bisogni di coloro che spesso si sentono dimenticati dalla società.

Per leggere l’articolo completo su La Repubblica, clicca qui

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